Una volta ottenuto lo schema mimetico definitivo delle ali, ho iniziato ad abbozzare quello della fusoliera. In questo mi hanno aiutato molto le foto storiche a disposizione ma data la mia inesperienza mi sono ben presto reso conto che era praticamente impossibile replicare lo schema originale. Ho cercato quindi di riprodurre lo "spirito" , l'"essenza" del velivolo, o per lo meno quello che percepivo di esso. Come avrete notato non ho utilizzato la tecnica del pre-shading poichè preferisco, in questa fase iniziale della costruzione, schiarire le varie pannellature con i rispettivi colori di base leggermente desaturati. E' importante non esagerare con questa tecnica in modo da evitare, a modello terminato, un fastidioso effetto "scacchiera", ma bisogna trovare il giusto equilibrio calcolando che comunque le successive fasi di invecchiamento attenueranno tale effetto.

Lo splinter definitivo
In questa immagine è messo in evidenza l'effetto ottenibile schiarendo la parte centrale di ogni panellatura ottenuto utilizzando i rispettivi colori base leggemente desaturati.
Il passo successivo è stato quello di modificare la gondola del motore destro per permettere di mostrare i dettagli del propulsore. Dopo aver assottigliato adeguatamente gli spessori della nacella e aver collocato la centina superiore ho provveduto al montaggio dello Jumo. L'inserimento del motore non è stato indolore ma dopo numerose prove sono riuscito a raggiungere un risultato soddisfaciente. Il modello sta assumendo un aspetto più definitivo sebbene la mimetica, in particolare della fusoliera, non mi soddisfa ancora. La colorazione mi è sembrata troppo uniforme quindi ho iniziato a sperimentare alcune strategie, Nelle foto originali la mimetica della fusoliera sembra essere molto contrastata, quindi per ricreare questo effetto ho utilizzato contemporaneamente sia l'RLM 74 che il 75.
La gondola del motore destro è pronta per accogliere il propulsore Jumo.
Il motore finalmente, dopo molte prove, è collocato al suo posto. L'aspetto generale sembra buono.
Il procedimento è stato molto lungo e l'aspetto generale del modello è cambiato moltissime volte nel corso della verniciatura in quanto mi sono trovato spesso a dover correggere con l'RLM 76 errori nella sovrapposizione delle due tonalità di grigio. Nelle due immagini qui a fianco è possibile confrontare due foto: il modello e l'originale fotografato sulla pista di Lechfeld, entrambe riprese in bianco e nero per mettere in contrasto i contrasti della mimetica. Devo dire che il risultato mi ha alla fine soddisfatto e finalmente sono passato alla fase siccessiva. Dopo aver eliminato dalla superficie del modello ogni residuo di polvere ho iniziato ad aerografare alcune mani di cera Future.
Il modello in fase finale di verniciatura
Una foto originale dell'epoca
Questa è sempre una fase molto delicata nonostante l'apparente semplicità. Più volte, da quando questa benedetta cera per pavimenti è divenuta oggetto di desiderio in ambito modellistico, il suo utilizzo mi ha creato problemi, In particolare utilizzando gli acrilici della Gunze come faccio io ormai da anni. La screpolatura della vernice infatti è un problema riscontrato non solo da me ma anche da molti altri modellisti. Questa volta però ho fatto le cose con calma: ho aspettato che la vernice asciugasse bene qualche giorno e ho iniziato con il dare sottilissime mani di future aspettando inizialmente anche 24 ore tra una e l'altra.
Alla fine il risultato è stato soddisffacente e le screpolature, seppure presenti, sono state ridotte al minimo.
Il modello è pronto per l'applicazione delle decals. Ho sovrapposto diversi sottili strati di Future lasciando asciugare bene tra una mano e l'altra.
L'ottimo foglio di decals Cutting Edge della serie Stormbirds Part3 codice CED32072

L'INVECCHIAMENTO

Ormai siamo in dirittura finale. Il modello sta assumendo la sua conformazione definitiva; possiamo iniziare la fase finale, quella dell'invecchiamento: a mio avviso la più divertente. Personalmente io prediligo i modelli molto invecchiati. Come penso in realtà fossero gli aerei operativi. Non sopporto quei modelli perfetti, colorati anche splendidamente ma che non trasmettono nulla del "vissuto operativo". Quindi normalmente dedico molto tempo a questa fase in particolare studiando a fondo le molte foto originali disponibili sia sui libri specializzati che su internet. Non utilizzo inoltre nessuna delle metodologie classiche di invecchiamento ma piuttosto una somma di più tecniche usate contemporaneamente. Non amo utilizzare olii diluiti ma per evidenziare le pannellature e le rivettature preferisco usare miscele di colori ad olio quasi puri sporcando la plastica e poi assorbendo l'eccesso di colore con dei cotton fiock.
In questo modo ho, secondo me, un controllo maggiore sulle varie velature applicate ed ottengo un effetto "operativo" che a me piace molto.

Bene, a questo punto possiamo dire che il modello è concluso. Che dire in definitiva? La scatola è stupenda, la Trumpeter ha fatto proprio un gran lavoro, e la scala consente veramente di sbizzarrirci con ogni tipo di autocostruzione. Quindi un modello da non perdere e consigliato veramente a tutti.
Buon modellismo a tutti!

ZerOne